INGRESSO PRIORITARIO PER VISITARE IL MUSEO DEGLI UFFIZI E SALTARE LA FILA
Prenotando il biglietto potrai visitare la Galleria degli Uffizi entrando da una porta dedicata ai visitatori in possesso di prenotazione ed evitare le lunghe attese alla biglietteria.
BIGLIETTO ELETTRONICO VIA EMAIL
Il tuo biglietto viene inviato via email.
Non è necessario stamparlo. Potrai mostrare il tuo biglietto su tablet o smartphone.
DISPONIBILITÁ E ORARI
La Galleria degli Uffizi è prenotabile dalle ore 8,15 alle ore 16,45 dal martedì alla domenica.
SALTA FILA
Questa prenotazione include l'ingresso prioritario
PREZZI
Biglietto intero (adulti): 34,00 euro
QUESTA PRENOTAZIONE INCLUDE
- biglietto d'ingresso
- ingresso prioritario
- mappa del museo e miniguida digitale per organizzare la visita
- diritti di prenotazione on line 4,00/5,00 euro a biglietto (in base alla data e alla tipologia di biglietti)
Il prezzo del biglietto può prevedere supplementi obbligatori in caso di mostre temporanee.
Biglietti ridotti o gratuiti: vedi info fondo pagina
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Descrizione della tua prenotazione
Una volta che avrai compilato il form di prenotazione e confermato il tuo ordine, riceverai immediatamente una copia dell'ordine via email.
Riceverai poi un'email per scaricare il voucher con il codice di prenotazione nei tempi di lavorazione dell'ordine e la mini guida in pdf con la mappa del museo e tutti i consigli utili e le informazioni per l'ingresso e la visita. Se effettui l'ordine dopo le ore 18,00 il voucher ti sarà inviato la mattina del giorno successivo.
Cosa non è incluso nel prezzo: servizio guida, audio guida.
Dove si trova la Galleria degli Uffizi
Indirizzo: Piazzale degli Uffizi - Firenze
La Galleria degli Uffizi ha sede nel Palazzo degli Uffizi nel cuore del centro di Firenze, tra Piazza della Signoria e Ponte Vecchio.
La zona non è raggiungibile in auto, né da bus o tram; solo i taxi possono arrivare in prossimità del museo.
Galleria degli Uffizi - Orari
Orario apertura: da martedì a domenica, dalle ore 8,15 alle ore 18,50.
L’ingresso alla Galleria degli Uffizi è prenotabile ogni 15 minuti.
Ultimo ingresso prenotabile alle ore 16,45. Giorni di chiusura: tutti i lunedì, Capodanno, 1° maggio e Natale. Di solito viene prevista un'apertura straordinaria per il lunedì di Pasquetta.
Nei giorni in cui è possibile visitare gratis il Museo degli Uffizi, non è possibile acquistare biglietti con ingresso prioritario. É quindi necessario mettersi in fila.
Audioguide agli Uffizi
Il servizio di audioguida agli Uffizi è disponibile e prenotabile anticipatamente.
Il desk audioguide si trova all'interno del museo accanto al guardaroba al piano terreno.
Le audioguide sono multilingua.
Prezzo audioguida singola: 6,00 euro + 1,00 euro di prenotazione
Durata audioguida: 3 ore circa
Lingue disponibili: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, giapponese, russo e polacco.
IMPORTANTE:
l’orario confermato potrebbe non coincidere con l’orario richiesto.
In questo caso, l'ordine di prenotazione verrà sospeso e sarete contattati via e-mail.
Vi preghiamo quindi di segnalarci eventuali restrizioni di orario compatibili con i vostri programmi, nel campo “note”.
Se non sarà specificata alcuna restrizione, sarete tenuti ad accettare differenti orari di ingresso in una fascia oraria compresa fra 1 ora prima e 1 ora dopo l'orario richiesto.
Es. orario richiesto ore 11,00. Fascia prenotabile 10,00-12,00 salvo restrizioni segnalate.
PRENOTAZIONI GRUPPI
Per prenotare biglietti e visiste guidate agli Uffizi per più di 13 persone, vi preghiamo di contatare il nostro servizo di assistenza clienti. Vi invieremo un preventivo in tempi rapidi.
Contatti: info@ticketsflorence.com - 0552670402
Italy Travels non è responsabile per eventuali chiusure parziali di sale, variazioni di percorso, cancellazioni o ritardi nell’ingresso imputabili a cause di forza maggiore, scioperi del personale o a decisioni della Direzione del Museo e della Sovraintendenza.
Galleria degli Uffizi - Percorso Breve
Vi proponiamo un itinerario breve per sapere quali sono le sale principali da visitare agli Uffizi.
La visita inizia nel primo corridoio al secondo piano
Il primo corridoio deve il suo aspetto da Francesco I de’ Medici, fondatore della Galleria degli Uffizi. Alla destra e alla sinistra del visitatore si alternano busti e statue della collezione medicea, di cui la maggior parte sono copie di statue greco-romane.
Sala n. 2 – Il Duecento: Cimabue e Giotto
Dopo la sala 1 dove possiamo apprezzare la pittura toscana delle origini, la sala 2 è la prima tappa obbligatoria, dedicata alla pittura del Duecento.
Qui, tra Cimabue, il Maestro della Santa Cecilia e Duccio di Boninsegna, troviamo La Maestà di Giotto.
Questa grande opera era stata ideata per la chiesa d’Ognissanti, in una posizione che doveva sorprendere l’osservatore alla sua destra, da come si può dedurre dalla direzione degli sguardi della Madonna.
La sala 3 è dedicata al Trecento Senese.
La sala 4 è invece dedicata agli artisti che fecero tesoro delle innovazioni di Giotto, come Taddeo Gaddi e Giottino.
Sale n. 7 e 8 – Il Primo Rinascimento: Paolo Uccello, Filippo Lippi, Piero della Francesca
Dopo la sala del Gotico Internazionale ecco le sale 7 e 8, del primo Rinascimento.
Al visitatore occorrerà qui del tempo per visionare importanti opere come la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, opera che si riferisce all’episodio storico che vide i fiorentini battere l’esercito del Duca di Milano in Valdelsa. Inoltre, l’Incoronazione della Vergine del Beato Angelico: opera luminosissima per l’uso dell’oro e per l’uso della luce.
Sempre nella sala 8, bellissima la Madonna con Bambino di Filippo Lippi, dal profilo delicatissimo che pare sia il profilo di Lucrezia Buti, amata dal frate pittore. Sempre di Filippo Lippi, la Pala del Noviziato presenta una Madonna con Bambino affiancata da Santi e Patroni Medicei. Da notare, come la volta sopra l’abside abbia la forma della conchiglia, simbolo di nascita e purificazione dello spirito. Questo elemento ricorre anche nell’altra opera di Filippo Lippi, l’Incoronazione della Vergine, opera dalla ricca e accesa cromia, affollatissima di santi e personaggi che assistono all’incoronazione. A quest’opera collaborarono anche altri artisti oltre il Lippi, come Piero di Lorenzo e fra Diamante, giovane seguace del Lippi.
Sempre nella sala 8 il visitatore troverà il celebre Dittico dei duchi di Urbino, a opera di Piero della Francesca. Per questo quadro il grande pittore di Sansepolcro si rifà alla tradizione nordica, molto in voga nelle corti rinascimentali dell’epoca. I volti ritratti sono dei duchi di Urbino, Federigo da Montefeltro e la coniuge Battista Sforza.
Le particolarità dell’opera sono innanzitutto l’origine e la funzione dell’oggetto, che doveva essere stato concepito come oggetto privato, voluto dal duca come ricordo dell’amatissima moglie. I due pannelli dovevano aprirsi a libro, come testimoniano le cerniere che li uniscono. I volti sono ritratti di profilo, espediente che permette di nascondere la mancanza dell’occhio destro del Duca, ferito in combattimento. All’esterno del dipinto, i Trionfi allegorici dei due duchi ritratti su due carri hanno come sfondo un paesaggio collinare che ricorda i territori di Montefeltro.
Sale n. 10-17 – Botticelli
Arriviamo quindi alle sale 10-14, che il visitatore troverà più affollate delle altre per la presenza delle tele del Botticelli. Gran parte dell’imprescindibilità degli Uffizi è infatti contenuta in queste stanze: La Nascita di Venere, La Primavera, L’Adorazione dei Magi, Pallade e il Centauro. Solo per citare alcune delle opere presenti, ognuna delle quali merita un’attenta osservazione. Si noteranno l’invidiabile armonia e la serenità dei volti raffigurati dal Botticelli; l’uso del colore, brillante e corposo nella Primavera, diluito e leggero nella Nascita di Venere. La Primavera faceva parte, insieme a Pallade e il Centauro, dell’arredo di una stanza del palazzo mediceo di Pierfrancesco de’ Medici. È interessante sapere che su alcuni di questi quadri gli studiosi ancora si dibattono: sull’ultimo quadro citato la diatriba è accesa a proposito del significato simbolico da attribuire alle due figure, la donna armata di alabarda, presumibilmente la Ragione o l’Umiltà, e il centauro, l’Istinto o la Superbia.
Sempre con soggetto allegorico è La Calunnia, destinato ad Antonio Segni, banchiere amico anche di Leonardo. Il dipinto si riferirebbe ad un perduto dipinto del pittore greco Apelle. Il dipinto è da leggersi da destra verso sinistra, dalla negatività della scena del re Mida affiancato da Sospetto e Ignoranza si arriva alla lucentezza della Verità, rappresentata nuda, alla sinistra del quadro.
Sala n. 18 – La Tribuna
Durante il percorso museale il visitatore si imbatte poi nella sala 18, che consiste nella cosiddetta Tribuna. La sala è osservabile da dietro un cordone protettivo, oltre il quale non si può andare, dato il pregio dell’intera stanza, dai pavimenti ai soffitti agli arredi. Il pavimento presenta intarsi marmorei con marmi di vari colori, le pareti scarlatte simboleggiano il fuoco, la cupola è rivestiva da circa 6000 conchiglie provenienti dall’oceano indiano e simboleggiano l’aria. La Tribuna era desiderio di Francesco I, la sua estetica corrisponde esattamente ai desideri del figlio di Cosimo. Dentro la Tribuna sono visibili sculture antiche come la Venere dei Medici, molto amata dalla potente famiglia. In origine i capelli della Venere erano laminati d’oro e i fori erano forati per abbellire il volto con orecchini. Alla Venere fanno compagnia, tra le altre statue, Ercole che strozza il Serpente, copia da un originale greco e una statua raffigurante due Lottatori, copia di un bronzo ellenistico. Le pareti offrono poi numerosi quadri, tra i quali spiccano un Cristo crocefisso attribuito ad Andrea del Sarto e la Venere della pernice, attribuita a Tiziano.
Sala n. 35 – Leonardo da Vinci
Proseguendo, alla sala 35, il visitatore ha il piacere di imbattersi nella sala dedicata a Leonardo da Vinci. In questa sala possiamo vedere l'Annunciazione, l'Adorazione dei Magi e il Battesimo di Cristo. L'Annunciazione viene dipinta da un Leonardo ventenne, incerto è il committente dell'opera. L'insieme delle due figure e lo sfondo risulta molto elegante, sia per le vesti, che per il colore che per la luce tenue e diffusa. Di questo dipinto il minimo particolare è stato scandagliato: dagli alberi dietro l'Arcangelo fino alla scogliera bianca sullo sfondo ultimo dietro al mare.
Come è noto, il braccio della Vergine è sproporzionato rispetto alla sua posizione sul libro: il quadro era stato ideato per essere guardato da una posizione ribassata, sulla destra. L'Adorazione dei Magi è stato invece commissionato dai monaci agostiniani, ma è rimasto quasi monocromo per via della partenza dell'artista per Milano. Il quadro è affollato di personaggi che fanno centro alla Vergine e a Gesù Cristo bambino, venerato dai Magi davanti a Lui. Il quadro è molto utile per capire il processo pittorico dell'artista e la sua maniera di comporre il quadro. Completo fino all'ultimo dettaglio è invece il Battesimo di Cristo, che ha visto anche la mano del Verrocchio, il maestro di Leonardo, e diversi collaboratori. Qui si possono notare gli stili dei diversi artisti all'opera: il corpo del Battista è aspro e teso, mentre il corpo del Cristo è più levigato, così come l'angelo alla sua sinistra, ad opera di Leonardo, è meravigliosamente perfetto e lucente. Si dice infatti che il Verrocchio abbia smesso di dipingere perchè si era accorto che l'allievo lo aveva superato.
Sala n. 38 – Michelangelo e Raffaello
La sala 38 è dedicata ad altri due maestri: Raffaello e Michelangelo. Di Michelangelo troviamo subito il Tondo Doni, unica testimonianza pittorica del grande scultore che sia conservata a Firenze. Che la vocazione per la scultura scorra tra le vene di Michelangelo è visibile dalla corporatura delle tre figure protagoniste, dalla fissità dei loro movimenti e dalle pieghe delle vesti. Di Raffaello invece troviamo la Madonna del Cardellino, che vede l'influenza della pittura leonardiana per lo sfondo chiaro e sfumato; mentre al centro vediamo la Vergine che guarda amorevolmente il figlio che accarezza un cardellino portatogli da San Giovannino.
Sale n. 64-65 – Bronzino
Qui sono esposti molti ritratti di membri della famiglia Medici per lo più per mano di Bronzino.
Scendiamo al primo piano
Sala n. 83 – Tiziano
La visita prosegue al piano primo, dove alla sala 83 troviamo i capolavori di Tiziano, tra cui la Venere di Urbino. Immagine erotica tra le più celebrate, vede in primo piano una giovane donna dai capelli lunghi distesa sul letto e rivolta verso lo spettatore, con uno sguardo complice e ammiccante. Contrapposta all'energia sensuale sprigionata dalla donna è la parte sinistra del quadro, che vede due ancelle cercare delle vesti da una suntuosa cassapanca. Sul letto, ai piedi della donna, un cagnolino - simbolo di fedeltà - dorme placidamente.
Sale n. 90-93 – Caravaggio
Lo spettatore sarà impaziente di arrivare alle sale 90-93, dedicata a Caravaggio e ai caravaggeschi come Bartolomeo Manfredi, Gherardo delle Notti o Matthias Stomer. Qui si ha la fortuna di ammirare, tra gli altri, Giuditta decapita Oloferne, di Artemisia Gentileschi, il Sacrificio di Isacco e la famosissima Medusa di Caravaggio. Quest'ultima è dipinta su uno scudo da torneo, appesa al braccio di un finto cavaliere. Lo sguardo truce della Medusa decapitata e grondante sangue sembra stregare il visitatore poco prima dell'uscita dal museo, lasciandolo scosso e profondamente colpito dalla potenza dell'arte.
Nelle stesse sale dedicate a Caravaggio, incontriamo anche un altro celebre dipinto: il Bacco, altresì chiamato Bacco adolescente. È questa una commissione importante, che Caravaggio ricevette da Francesco Maria Bourbon del Monte, Cardinale appartenente alla famiglia della sposa di Cosimo II de’ Medici. Il Bacco era quindi un dono che serviva a rafforzare il legame tra le due famiglie.