L'Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci torna agli Uffizi

L’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci torna a casa

Adorazione dei Magi

Adorazione dei Magi

Se una visita agli Uffizi era un must per chi visita Firenze, adesso lo è ancora di più!

Perché? Ma perché dopo anni di restauro torna alla Galleria l’Adorazione dei Magi di Leonardo!

L’opera è un capolavoro leonardesco dal forte valore simbolico, ulteriormente accentuato dagli strabilianti lavori di restauro.
La storia del dipinto e del restauro vengono raccontati in una interessante mostra ora agli Uffizi.

Scopriamola insieme!

L’Adorazione dei Magi – Il Restauro

Gli attenti restauri, eseguiti presso i laboratori dell’Opificio delle Pietre dure, hanno fatto riemergere colori inaspettati e dettagli che conferiscono all’opera un forte valore simbolico e iconografico.

Una tra le scoperte più sensazionali riguarda l’esecuzione dell’opera.
Emerge infatti che Leonardo ha svolto i suoi studi prospettici direttamente sulla tela con leggeri tratti a matita, non visibili prima del restauro.

Secondo la tradizione fiorentina, il maestro preparava innanzitutto un disegno accurato, prediligendo linee appena accennate e per niente marcate.
Il metodo leonardesco si rivela quindi del tutto controcorrente e in contrasto con le scelte maggiormente in voga all’epoca.

Inoltre, la linea di contorno era considerata confine preciso  dell’oggetto rappresentato.
Leonardo tendeva invece ad eliminarla, approcciandosi sempre più frequentemente all’utilizzo di contorni  appena delineati,  sfumati.
Lo sfumato leonardesco consentiva una percezione continuativa degli spazi, uniti e divisi allo stesso  tempo dalla circolazione dell’aria che nella realtà impedisce una visione nitida delle cose.

A partire dal disegno, Leonardo procedeva poi stendendo una base scura, dove necessario, a base di bistro,  di tinta marrone rossastra e di nero, lasciando invece visibile la preparazione chiara di fondo su soggetti più illuminati.
Su questa preparazione il pittore avrebbe poi steso i colori.

Altra importante scoperta riguarda la natura sperimentale di questo dipinto.
Alcuni soggetti trovano infatti un totale compimento in altri lavori di Leonardo.

Giunta all’Opificio, l’Adorazione è stata sottoposta a un anno di studi preliminari, con apparecchi e tecniche scientifiche all’avanguardia.
Una volta mappati i problemi, è iniziato il lavoro di ripristino delle superfici danneggiate: sono ritornati visibili l’azzurrino del cielo, il candore del volto dei personaggi e i colori naturali dell’albero dietro la Vergine.

L’Adorazione dei Magi – La Storia

Il tema iconografico dell’Adorazione dei Magi venne commissionato a Leonardo nel 1481 dai monaci di San Donato a Scopeto.
Il pittore partì però per Milano l’anno seguente, lasciando l’opera incompiuta.
Solo quindici anni più tardi i religiosi si rivolsero a Filippino Lippi per ottenere una pala di analogo soggetto, anch’essa conservata alla Galleria degli Uffizi.

Lo straordinario risultato dei lavori, la maestria e l’ingegno del poliedrico artista non lasciano scuse per chi passa da Firenze!
Una visita alla magnifica Galleria degli Uffizi diventa una tappa obbligatoria!

 

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